Nello scorrere degli anni, sono numerosi i personaggi che, pur protagonisti di azioni significative, finiscono con il venire dimenticati dai più. È questo certamente il caso di Domenico Thiene (Sossano 1767 – Vicenza 1844), medico illustre ai suoi tempi, ma oggi conosciuto solo da pochi. Per rievocarne la figura e l’opera e rendere il giusto merito alle innovazioni da lui introdotte in campo medico, l’Accademia Olimpica propone un incontro giovedì 23 marzo alle 17, nell’Odeo del Teatro Olimpico.
Moderato dal presidente dell’Accademia Gaetano Thiene e da Alberto Cogo, cultore della storia di Sossano, l’appuntamento si articolerà attraverso tre relazioni. La prima, affidata all’accademica Albarosa Bassani, consentirà di conoscere più da vicino la Vicenza nella quale Domenico Thiene visse e operò, fra la seconda metà del Settecento e la prima dell’Ottocento. Della sua attività medica (curò tra gli altri Federico Confalonieri, di passaggio per Vicenza durante il trasferimento allo Spielberg) e dei suoi vasti interessi intellettuali parlerà l’archeologo Franco Mattiello, mentre Alberto Zanatta, paleontologo dell’Università di Padova, si soffermerà sul prezioso reperto che, nel 1823, Domenico Thiene donò all’ateneo patavino: la quinta vertebra lombare di Galileo Galilei.
L’ingresso all’incontro è libero e gratuito.