«Il mistero del Poeta», terzo romanzo di Antonio Fogazzaro uscito nel 1888 e che precede il capolavoro «Piccolo mondo antico», è stato recentemente riproposto dalla Marsilio in una nuova edizione critica curata da Luciano Morbiato e corredata da una prefazione di Fabio Finotti. Il volume, che si inserisce nel progetto dell’Edizione nazionale delle opere di Antonio Fogazzaro promosso dall’Accademia Olimpica di Vicenza, è stato presentato martedì 20 febbraio a Palazzo Cordellina, in contra’ Riale. Insieme al curatore sono intervenuti Adriana Chemello, docente di storia della Letteratura italiana all’Università degli studi di Padova, Fabio Finotti, presidente dell’Edizione Nazionale delle Opere di Antonio Fogazzaro e Mariano DeVito Chair of Italian Studies all’University of Pennsylvania di Philadelphia.
«Il mistero del Poeta» narra il difficile rapporto amoroso tra un poeta e la bionda e fredda Violet Yves, con costanti aperture su paesaggi italiani familiari all’autore, tra il lago di Como e quello di Lugano, e soprattutto tedeschi, dalla Baviera alla valle del Reno. Nel breve romanzo si ritrovano motivi e temi tipici deIl’opera dello scrittore vicentino: il gusto per gli sfondi aristocratici in cui si muovono figure raffinate e sensibili, la tendenza alla creazione di situazioni ambigue, un certo consenso alle teorie spiritistiche, il gusto per le descrizioni di viaggio. L’edizione critica permette al lettore di apprezzare, oltre ai rinvii alla biografia fogazzariana, lo sperimentalismo stilistico che si affida tanto allo scambio costante di lettere tra i protagonisti, rasentando il romanzo epistolare, quanto a una serie di “interpolazioni poetiche”, con un richiamo alla tradizione illustre del prosimetro, da Dante a Tommaseo.
Romanziere tra i più amati anche dal pubblico contemporaneo, Antonio Fogazzaro (Vicenza, 1842-1911) conquistò lettori appassionati in tutti il mondo: dall’Europa, agli Stati Uniti, al Giappone. Considerato non solo un maestro di realismo letterario, ma una guida spirituale, svolse un ruolo da protagonista nel dibattito sui fondamenti della modernità: il rapporto tra fede e scienza, evoluzione e creazione, dogma e libertà, politica e religione, spiritualità ed erotismo, coscienza e inconscio. Anche la relazione problematica tra provincia e nazione, tra «grande» e «piccolo», ispirò la riflessione fogazzariana, che si espresse attraverso tutti i generi letterari: la poesia, il romanzo, il racconto, la commedia, l’articolo giornalistico, il discorso, la lettura.