“Come Accademia Olimpica non possiamo che ribadire il compiacimento e l’orgoglio per aver partecipato alla realizzazione di questa mostra. Purtroppo l’emergenza l’ha segnata pesantemente e riteniamo quindi saggia la decisione di sospendere l’allestimento successivo. Dal nostro punto di vista, questa esperienza rimane comunque vincente e conferma la bontà della strada con essa intrapresa dal Comune in materia di grandi mostre in Basilica”.
A nome dell’Accademia, il presidente Gaetano Thiene commenta così la chiusura della mostra Ritratto di donna, il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi, annunciata martedì 28 aprile, nel corso di una conferenza stampa, dal sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, e dall’assessore alla Cultura, Simona Siotto.
“Con grande rammarico e un profondo senso di tristezza – ha dichiarato Rucco – dobbiamo arrenderci di fronte all’emergenza sanitaria del Covid 19. Lo facciamo però con la convinzione di aver indicato per il futuro una nuova prospettiva culturale attraverso il coinvolgimento e la collaborazione delle principali istituzioni della città che hanno saputo, con capacità e competenza, rappresentare e valorizzare al meglio la storia, l’arte e l’architettura offrendo a Vicenza un evento espositivo di altissimo livello”.
“In questi mesi – si legge nel comunicato diramato dal Comune – il gruppo di lavoro si è occupato dei prossimi appuntamenti culturali previsti per lo sviluppo del progetto Grandi Mostre in Basilica. Si sta infatti proseguendo per poter realizzare la seconda esposizione in programma, inevitabilmente rimandata al 2021, dal titolo Dietro le quinte del Rinascimento. Fare arte nel Veneto di terraferma (1550-1616), per la curatela dell’accademico Guido Beltramini e di Davide Gasparotto, Xavier Salomon e Mattia Vinco. Chiuderà il ciclo Tebe nel Nuovo Regno, affidata all’accademico Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino”.
In merito alla mostra Ritratto di donna, curata dall’accademica Stefania Portinari, il sindaco ha dichiarato: “Un evento che stava crescendo di giorno in giorno e si avviava verso gli ultimi mesi di apertura con ottime prospettive e che Vittorio Sgarbi, uno dei più grandi critici d’arte italiani, ha definito, durante la sua visita nello spazio solenne della Basilica, la mostra più ricca e sofisticata che Vicenza abbia avuto negli ultimi anni”.
“Faremo in modo di ripetere questa esperienza positiva grazie al gruppo di lavoro tutto vicentino, che ha realizzato un’esposizione di qualità, affinché prima di tutto i cittadini e naturalmente i turisti possano tornare in Basilica palladiana ad ammirare il monumento ed una nuova mostra – ha continuato l’assessore alla cultura Simona Siotto -. Ritratto di donna è stata un’esperienza culturale che ha messo al centro la donna degli anni Venti rappresentata non solo attraverso i quadri di grandi artisti italiani, primo tra tutti Ubaldo Oppi, affiancato da altri nomi noti, ma anche con gioielli, abiti e oggetti. L’allestimento, creato appositamente per la Basilica, ha valorizzato il monumento e le opere rendendo il tutto particolarmente affascinante e suggestivo. Purtroppo il percorso di valorizzazione che abbiamo avviato lo scorso dicembre si è chiuso in modo brusco, a tre mesi dall’apertura. Forti del grande affetto del pubblico e della critica che ci hanno dato numerosi riscontri positivi, coscienti di aver lavorato in modo costruttivo per raggiungere un obiettivo straordinario, continueremo a mantener vivo questo progetto, come molti ci chiedono, attraverso varie proposte. I cataloghi rimasti invenduti verranno donati a tutte le biblioteche della Rete provinciale di Vicenza. Altri potranno essere acquistati online attraverso il sito e i social Mostre in Basilica dove sarà possibile trovare anche il merchandising realizzato per la mostra. Inoltre i canali ufficiali della mostra continueranno a proporre video di approfondimento che condurranno nello spazio espositivo guidati dalla curatrice Stefania Portinari”.
“La mostra – afferma il Comune -, la cui chiusura era fissata al 4 maggio, avrebbe superato i 62.000 visitatori previsti, secondo una proiezione effettuata sul numero dei prenotati effettivi e ipotizzando un trend in crescita dovuto alla stagione primaverile che attrae da sempre in città un notevole numero di turisti. I numeri si sono fermati a 26.197 più 4.185 visitatori prenotati fino al 3 aprile, mentre le prenotazioni dei gruppi superavano le 200 unità”.
La mostra è stata realizzata da Comune di Vicenza, Palladio Museum e Teatro Comunale di Vicenza, in collaborazione con Accademia Olimpica e Fondazione Giuseppe Roi e con il supporto di banca Intesa Sanpaolo (Gallerie d’Italia), partner della mostra, e di Fondazione Cariverona, Confindustria Vicenza, AIM Vicenza SpA e Zeta Farmaceutici con il marchio Euphidra dermocosmesi italiana e lo sponsor tecnico Idealed del Gruppo Bibetech SpA. Da ricordare, inoltre, l’apporto di Cereal Docks, sostenitore della campagna Art Bonus per l’allestimento del progetto triennale Grandi Mostre in Basilica.