Il Giorno della Memoria ricorda il 27 gennaio 1945, data della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz e della scoperta del dramma della Shoah e dell’Olocausto. Quel giorno è stato dunque simbolicamente scelto per commemorare una tragedia enorme, ma anche per coltivare la memoria contro l’indifferenza e le ingiustizie.
Per il Giorno della Memoria il Comune di Vicenza, assieme a Biblioteca Bertoliana, Accademia Olimpica, ISTREVI, Teatro Comunale Città di Vicenza, Conservatorio Pedrollo, organizza alcune iniziative grazie alle quali tra il 21 gennaio e il 6 febbraio la città accoglierà mostre, incontri, concerti, spettacoli e momenti di riflessione per bambini, giovani e adulti per contribuire a diffondere la conoscenza della storia, promuovendo e sostenendo una prospettiva culturale capace di contrastare ogni forma di pregiudizio e di intolleranza. Sostengono le iniziative Il Giornale di Vicenza, La Voce dei Berici, TVA, Fondazione di Storia, Cinema Odeon, Azione Cattolica, ESAC Università del Gusto Confcommercio, Interact- Rotary Vicenza, La Farandola, Rigoni di Asiago, Inner Wheel Vicenza.

«Nel partecipare quest’anno al Giorno della Memoria – commenta Gaetano Thiene, presidente dell’Accademia Olimpica – abbiamo voluto dedicare una particolare attenzione a quella tragedia che è stata la devastazione causata dall’olocausto all’interno delle famiglie: guardando, cioè, a quei “vincoli spezzati” che hanno strappato gli uni agli altri genitori, figli, coniugi e fratelli. Un dolore che si è aggiunto al dolore, una violenza nella violenza attorno alla quale rifletteremo prendendo come esempio – fra i numerosi, purtroppo – i casi dei Bleier e dei Dalla Volta, grazie all’intervento di studiosi ma anche di familiari, custodi di una memoria privata e preziosa, che siamo grati venga condivisa con noi».

Tra i numerosi eventi in programma (qui il cartellone completo), ne segnaliamo alcuni promossi o partecipati dall’Accademia.

Vincoli spezzati… Due famiglie nella Shoah: incontro online
Giovedì 27 gennaio alle 17 l’Accademia propone in questo sito, nel canale YouTube condiviso e in quello istituzionale (ma con accesso anche dalla pagina Facebook), un contributo video a più voci dal titolo Vincoli spezzati… Due famiglie nella Shoah.
Dopo un saluto introduttivo del presidente Thiene, la parola passerà al linguista e accademico olimpico Luciano Zampese e allo storico Antonio Spinelli, invitati ad approfondire le vicende durante l’olocausto della famiglia Bleier, ponendo al centro le figure delle sorelle Olga e Katia. Quest’ultima, sopravvissuta ai campi di sterminio, nel 1948 sposò lo scrittore Luigi Meneghello.
Le drammatiche esperienze delle famiglie di Alessandro Dalla Volta, celebre clinico medico dell’Università di Padova (e padre di Sergio Dalla Volta, fondatore della Scuola di Cardiologia dell’Ateneo patavino), e di Guido Dalla Volta, ricco commerciante di tessuti di Brescia, saranno invece raccontate dai nipoti Maurizia, Guido e Alberto Dalla Volta. Ampia e di notevole interesse la documentazione, in buona parte inedita, che sarà condivisa con il pubblico per ripercorrere le vicende delle due famiglie, entrambe antifasciste: in particolare, nel ‘43, la deportazione di Guido, fratello di Alessandro, e di suo figlio Alberto (citato come caro amico da Primo Levi ad Auschwitz nel suo Se questo è un uomo), di suo zio Riccardo, fondatore della Facoltà di Economia a Firenze, e della figlia di lui, Margherita, tutti uccisi nei campi di smistamento o di sterminio. Chiuderà il contributo un intervento musicale di Ronald Grun.

Ricordi di Mauthausen – Incontro online dal liceo «Quadri»
Giovedì 27 gennaio alle 11, sul canale Youtube del liceo scientifico «Quadri» di Viceza, si potrà seguire la presentazione del libro di Luigi Massignan, accademico olimpico scomparso nel 2020, Ricordi di Mauthausen (Cierre/Istrevi 2021). La conversazione sarà condotta da Alba Lazzaretto, accademica e vicepresidente Istrevi, dopo un’introduzione di Mary Pilastro in rappresentanza del «Quadri». L’evento è curato da Istrevi, liceo Quadri e Accademia Olimpica.

La mostra Frida e le altre
Tra gli eventi in programma si segnala a palazzo Cordellina, sede della Biblioteca civica Bertoliana, Frida e le altre. Storie di donne, storia di guerra: Fossoli 1944, mostra a cura di Elisabetta Ruffini, IsrecBergamo, prodotta da Fondazione Fossoli, con un’integrazione a cura dell’accademico Luciano Zampese e grafica di Dario Carta. L’inaugurazione è fissata per martedì 25 gennaio alle 17 con la partecipazione, oltre che di Zampese, di Marzia Luppi, direttrice della Fondazione Fossoli. L’evento sarà aperto da un intervento di saluto dei presidenti della Bertoliana, Chiara Visentin, e dell’Accademia, Gaetano Thiene, enti promotori dell’iniziativa con la Fondazione ex campo Fossoli. L’ISTREVI curerà le visite guidate. La mostra, a ingresso libero, sarà aperta fino a domenica 6 febbraio (da martedì a giovedì ore 15/18; da venerdì a domenica ore 10/18).

«Il Giorno della Memoria – ricorda il sindaco Francesco Rucco – ci richiama al dovere morale di mantenere vivo il ricordo delle pagine più drammatiche della storia, tra cui quelle scritte con l’odio e la violenza dai totalitarismi del secolo scorso, che hanno usato le ideologie per negare la libertà fino a sprofondare nell’abisso del genocidi, come testimonia l’olocausto del popolo ebraico. La memoria è un patrimonio comune che va salvaguardato dall’oblio e continuamente accresciuto – non solo nelle ricorrenze come questa – con impegno e coerenza, nella convinzione che solo seguendo il percorso della memoria l’uomo potrà evitare che possano ripetersi tragedie come la Shoah».
Aggiunge l’assessore alla cultura Simona Siotto: «Torniamo a celebrare anche quest’anno il Giorno della Memoria, che ci riporta indietro nel tempo, a fatti accaduti più di 70 anni fa, ma il cui ricordo è ancora vivo in noi perché la crudeltà, l’odio, l’atrocità non si dimenticano. La malvagità dell’uomo ha raggiunto dei livelli inimmaginabili, offendendo il corpo e l’anima in modo così profondo da lasciare tracce indelebili non solo in chi ha subito tali atrocità, ma nell’umanità intera. Per far sì che violenza, paura, sopraffazione, persecuzioni non di ripetano è indispensabile mantenere viva la memoria, fondamento della Repubblica che si basa sui principi di uguaglianza, di libertà, di dignità umana».
«Ci sono valori universali imprescindibili per l’Umanità, tra questi la Memoria – sottolinea Chiara Visentin, presidente della Biblioteca Bertoliana -. Ricordare e tramandare assumono importanza fondamentale, in particolare per i giovani e per quelli come noi che non hanno vissuto direttamente la tragedia della Shoah e della guerra. Attraverso ciò possiamo diventare tutti portatori di conoscenza e del valore della tolleranza e pace, per rafforzare in noi la coscienza per una società più giusta. Quest’anno ci siamo particolarmente interessati alle figure femminili, visto che la metà delle vittime sono state donne: che esse siano state spesso nella storia degli esseri umani vittime di discriminazione e violenza non c’è nemmeno bisogno di dirlo, in questo caso la tragedia diventava ancora più cruda e violenta dato che toccava non solo loro ma anche i bambini che portavano con sé».

I CONTRIBUTI VIDEO
Katigabogár – Ritratto di Katia Bleier. A cura di Luciano Zampese, accademico olimpico
Fare Comunità – Un viaggio tra le comunità ebraiche del Veneto: legami, identità, tradizione
Vincoli spezzati… Due famiglie nella Shoah
Intervento musicale al Liceo Quadri di Vicenza

L’INTERVENTO DELL’ACCADEMIA OLIMPICA
ALLA CERIMONIA CITTADINA DEL 27 GENNAIO 2022

Il discorso del presidente Gaetano Thiene