È stato come sempre pensato all’insegna della varietà l’appuntamento che la Classe di Scienze e tecnica dell’Accademia Olimpica ha offerto, nell’ambito del ciclo intitolato Gli accademici raccontano, giovedì 24 novembre scorso, nel pomeriggio, nell’Odeo dell’Olimpico a Vicenza.
Coordinate dal vicepresidente dell’Istituzione Giuliano Bellieni, le conversazioni in programma si sono mosse infatti dalla Fisica alla Storia, per approdare alla Medicina, grazie all’intervento di tre studiosi invitati ciascuno a proporre, con un taglio di alto livello accademico ma anche squisitamente divulgativo, un argomento di particolare attualità e fascino relativo alla propria materia: una preziosa occasione di conoscenza e approfondimento per il pubblico in generale e, in particolare, per docenti, studenti e professionisti.
L’accademico Antonio Masiero ha accompagnato gli ascoltatori “oltre il bosone di Higgs”, in un viaggio nel lato oscuro dell’universo: docente di Fisica astroparticellare all’Università di Padova, Masiero ha sottolineato le conferme venute dal satellite Planck a quanto sin qui ipotizzato sul micro e il macrocosmo; ma ha aperto anche una finestra sui numerosi e ancora irrisolti misteri dell’universo che ci attendono “al di là” delle scoperte e dei modelli costruiti sino ad oggi.
Di ritorno dal viaggio tra le galassie in compagnia dell’astrofisico Masiero, appuntamento sulla laguna con Nelli-Elena Vanzan, docente di Storia della Sanità all’Università di Padova nonché fondatrice e presidente dell’associazione “Venezia Civiltà Anfibia”: a cinquecento anni dalla fondazione del Ghetto di Venezia, la studiosa ha approfondito il cruciale e complesso rapporto tra la società cristiana e le comunità ebraiche che, nel corso della storia, si sono sviluppate al suo interno, nei piccoli villaggi come nelle grandi città o in intere nazioni. Emblematico di caso di Venezia, e l’oscillare del suo Ghetto tra mezzo di segregazione e controllo e strumento di garanzia e protezione.
Uno sguardo al presente e al futuro della medicina, infine, con il terzo relatore, il presidente dell’Accademia Gaetano Thiene che, nella sua veste di docente di Patologia cardiovascolare all’Università di Padova, ha fatto il punto sui progressi e le conquiste di questa specifica branca della Medicina: un argomento di interesse generale, visto che le malattie cardiovascolari rappresentano la causa più diffusa di malattia e morte nei Paesi sviluppati. In particolare, lo studioso si è soffermato sull’aterosclerosi, per la quale – nonostate i grandi progressi della Medicina – non sono ancora possibili prevenzione e cura.