Sarà Dante, nel settimo centenario della morte, il fulcro della sedicesima edizione di Laboratorio Olimpico, progetto promosso dall’Accademia Olimpica, nato da un’idea di Cesare Galla, diretto da Roberto Cuppone, entrambi accademici, e realizzato con la collaborazione del Comune di Vicenza e con i contributi della Regione del Veneto e di Service Med S.r.l.
Ma sarà un “Dante, participio presente”, come recita il titolo dell’evento, a sottolineare quel collegamento tra passato e attualità che da sempre caratterizza questo appuntamento, fissato per l’occasione venerdì 12 novembre tra l’Odeo e il Teatro Olimpico di Vicenza, a partire dalle 15.
Tre i momenti: il primo dedicato a sguardi d’autore sull’opera dantesca; il secondo dando spazio a giovani attivi nel mondo del teatro e della musica; il terzo con una particolare lectura Dantis.
Alle 15, dunque, inizio di Laboratorio con la proiezione di The sky over Kybera di Marco Martinelli (Teatro delle Albe): l’Inferno dantesco allestito negli slums di Nairobi, le baraccopoli della capitale del Kenya, con un’introduzione di Enzo Pancera, critico cinematografico; un documento straordinario dove un Dante e una Beatrice adolescenti di colore ci guidano nell’inferno quotidiano di un’infanzia dimenticata. La visione è particolarmente consigliata alle scuole e a chi si occupa della trasmissione dell’opera dantesca ai ragazzi.
A seguire, videointervista in diretta condotta da Oliviero Ponte di Pino con lo stesso Martinelli e con Federico Tiezzi (Compagnia Lombardi – Tiezzi), e presentazione del lavoro di Romeo Castellucci (Societas Raffaello Sanzio), tutti protagonisti di allestimenti dedicati alle tre cantiche dantesche: quello di Tiezzi fra il 1989 e il 1991, con le riscritture dei poeti Edoardo Sanguineti, Mario Luzi e Giovanni Giudici; quello di Castellucci nel 2008, libera rilettura di grande impatto spettacolare; e quello di Martinelli con l’esperienza comunitaria delle “chiamate dantesche” iniziate nel 2017, già svolte a Ravenna, Matera e Nairobi e attualmente in corso in Romania.
A seguire, alle 18 all’Olimpico, giovani sguardi su Dante. A essere proposti saranno testi inediti di Giulia Cermelli, Giorgia Colantuono, Matilde Marras ed Eliana Rotella, allieve autrici diplomate della Civica Scuola di Teatro «Paolo Grassi» di Milano, presentate da Magdalena Barile. L’interpretazione a leggio sarà affidata ad alcuni allievi del secondo anno dell’Accademia Teatrale «Carlo Goldoni» di Venezia, presentati da Paola Bigatto: Alice Agnello, Isacco Bugatti, Matteo Di Somma, Cosimo Grilli, Silvia Luise, Camilla Manzi, Luca Montresor, Marcello Luigi Orsenigo, Magdalena Soldati, Elisabetta Solin, Leone Tarchiani, Arianna Verzeletti e Mattia Vodopivec. Di una creazione musicale si occuperanno invece alcuni allievi del Dipartimento di Musica Elettronica e Nuove Tecnologie del Conservatorio di Musica «Arrigo Pedrollo» di Vicenza: Matteo Bertamini, Andrea Ciccolella, Tommaso Cipresso, Margherita D’Adamo, Samuele Fabbro, Nicola Peruzzi e Mattia Sanna Zolin, presentati da Davide Tiso.
A chiudere il Laboratorio 2021 saranno i canti XXI, XXII e XXVI dell’Inferno, proposti in una versione originale e narrativa affidata per la lettura ad Antonino Varvarà e introdotti da Roberto Cuppone. L’evento rientra anche nel progetto …in loco d’ogne luce muto, organizzato dall’Accademia in collaborazione e con il contributo del Comune di Vicenza e in collaborazione con Confindustria Vicenza e Conservatorio «Pedrollo», percorso cittadino ideato e realizzato dallo stesso Varvarà, di cui questa è la penultima di cinque stazioni.
«Di anno in anno – commenta il presidente dell’Accademia, Gaetano Thiene – Laboratorio Olimpico si conferma momento essenziale di riflessione sul teatro e sul suo ruolo: ma con in più quel collegamento d’origine, unico e profondo, con l’Olimpico, teatro coperto più antico del mondo, che con la sua stessa presenza proietta quella riflessione in una dimensione temporale senza soluzione di continuità tra passato, presente e futuro, in quell’eternità dei classici nella quale, quest’anno, non poteva non trovare uno spazio assolutamente speciale l’opera dantesca».
«Per questa edizione del Laboratorio – spiega il direttore artistico e accademico Roberto Cuppone – abbiamo voluto offrire sguardi diversi su Dante: quelli di drammaturghi di lunga esperienza, ciascuno con la propria visione e la propria poetica; quelli dei giovani, chiamati a confrontarsi con i loro linguaggi d’elezione, dalla scrittura alla recitazione, alla musica; e infine quello di Dante stesso, portato a noi dall’interpretazione di Antonino Varvarà, con la quale accompagneremo il pubblico attraverso alcuni passaggi molto teatrali dell’Inferno».

Ingresso gratuito nel rispetto delle normative sanitarie (green pass e mascherina) e con prenotazione obbligatoria qui.

Foto di Andrea Signori