Dedicata a Giovanni Guglielmo, accademico e celebre musicista scomparso nel 2017, la cerimonia di apertura dell’anno di attività dell’Accademia Olimpica, svoltasi mercoledì 31 ottobre, nel pomeriggio, al Teatro Olimpico di Vicenza. Introdotto da un indirizzo di saluto del presidente Gaetano Thiene, l’evento ha avuto infatti come momento clou un concerto in memoria del M° Guglielmo, eseguito dall’Orchestra Barocca «Andrea Palladio», diretta dal M° Enrico Zanovello e con Federico Guglielmo, figlio di Giovanni, come violino solista. L’appuntamento rientrava nel XXI Festival Concertistico Internazionale di Vicenza.
Preceduta da un intervento del vicepresidente dell’Accademia e critico musicale Cesare Galla, dal titolo “Giovanni Guglielmo: l’arco dell’arte”, l’esibizione dell’ensemble, particolarmente vicina al musicista vicentino durante il suo percorso artistico, ha proposto un programma dedicato ai compositori Giovanni Meneghetti, Gaetano Meneghetti, Johann Gottlieb Graun, Baldassarre Galuppi, Antonio Vivaldi e Giuseppe Tartini, autore quest’ultimo molto amato dal violinista ricordato all’Olimpico e al centro di quella che nel 2014 fu la sua ultima prova discografica, condivisa proprio con l’Orchestra «Andrea Palladio» .
«Quello di Giovanni Guglielmo – commenta il presidente dell’Accademia, Gaetano Thiene – è il ricordo di un uomo gentile e schietto, che per oltre quarant’anni ha dato un concreto contributo alla vita della nostra Istituzione, rendendosi sempre disponibile con grande generosità. La nostra gratitudine nei suoi confronti è stata e continua ad essere grande. Grazie a lui, molte nostre manifestazioni si sono arricchite di bellezza, nel nome dell’arte e dell’armonia: quelle stesse che, ancora una volta, abbiamo voluto condividere con la città nel suo ricordo».
«Ho conosciuto Giovanni Guglielmo nel 1991 – ricorda il M° Enrico Zanovello – quando divenni organista della chiesa di San Giorgio in Gogna, da lui frequentata. Fu l’inizio di una sincera amicizia e di un’intensa collaborazione artistica. Tra le passioni condivise, ricordo soprattutto la riscoperta di autori veneti dimenticati, come i vicentini Giovanni e Gaetano Meneghetti, di cui significativamente abbiamo proposto alcuni brani all’Olimpico».