L’Accademia Olimpica ha ricordato, a trent’anni dalla morte, il proprio socio Licisco Magagnato (1921-1987), insigne storico dell’arte e curatore museale, con un incontro svoltosi giovedì 18 maggio nella sede della Pinacoteca civica di Vicenza, a Palazzo Chiericati.
Organizzato dalla Classe di Lettere e arti dell’Istituzione cittadina, l’appuntamento è stato aperto da un indirizzo di saluto del vicepresidente dell’Accademia, Cesare Galla, e moderato da Giovanna Dalla Pozza Peruffo, segretario della Classe.
Della figura e dell’opera di Magagnato, del suo impegno civile iniziato con la Resistenza, del suo contributo alla storia dell’arte vicentina e del suo ruolo nell’evoluzione di alcune tra le principali strutture museali della provincia e della regione sono stati invitati a parlare l’accademico Gianni A. Cisotto, che ne ha delineato il profilo di intellettuale attivo tra Partito d’azione e Partito repubblicano, la direttrice delle Gallerie dell’Accademia di Venezia Paola Marini, che ne ha ricordato il percorso come direttore di musei, e l’accademica Maria Elisa Avagnina, che dello studioso ha sottolineato il rapporto privilegiato stretto con il Teatro Olimpico.
Una figura esemplare, quella di Licisco Magagnato, testimone di un percorso umano e professionale non comune. Dopo aver operato per il Museo civico di Bassano dal 1951 al 1954, tra il 1955 e il 1986 prestò la propria opera come direttore dei Musei civici di Verona, curando anche la ristrutturazione del Museo di Castelvecchio. Sul fronte degli studi, tra le sue numerose opere significative si possono ricordare i preziosi lavori dedicati al Teatro Olimpico e la celebre “Guida di Vicenza”, pubblicata nel 1956 con Franco Barbieri e Renato Cevese, altri due grandi punti di riferimento per la storia dell’arte cittadina.
L’immagine di Licisco Magagnato è pubblicata per gentile concessione della Direzione Musei d’Arte Monumenti di Verona, Archivio Licisco Magagnato.