Che cosa ha a che vedere la missione su Marte con la terapia del cancro? In realtà, la connessione è molto più stretta di quanto si possa immaginare, come emergerà venerdì 24 gennaio, alle 15 nell’Odeo del Teatro Olimpico, grazie alla conferenza che la Classe di Scienze e tecnica dell’Accademia Olimpica proporrà per esporre caratteristiche e utilizzi delle “radiazioni ionizzanti”.
Protagonisti dell’appuntamento saranno Marco Durante, docente presso la Technische Universität di Darmstadt e scienziato di fama mondiale nei settori della Radiobiologia e della Fisica medica, e Maurizio Mascarin, specialista in Pediatria e Radioterapia oncologica al Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, istituto di ricovero e cura a carattere scientifico.
Interventi di Marco Durante e Maurizio Mascarin
A Marco Durante sarà affidato il compito di illustrare in che modo la cura dei tumori e i viaggi spaziali sono collegati attraverso le cosiddette “particelle cariche”. Gli esseri umani, spiegherà infatti l’esperto, sono esposti continuamente a radiazione ionizzante, soprattutto raggi gamma emessi da elementi radioattivi nell’ambiente, particelle alfa nell’aria che respiriamo e raggi X per applicazioni mediche. Normalmente non siamo esposti a particelle cariche ad alta energia, ma ciò è possibile in due casi. Da un lato, infatti, nel trattamento del cancro (radioterapia) gli ioni accelerati sono molto più precisi dei raggi X, ed è quindi possibile aumentare il controllo locale e diminuire gli effetti collaterali. Gli stessi ioni che curano così efficacemente il cancro, però, rappresentano il principale rischio per gli astronauti impegnati nell’esplorazione del Sistema Solare. Le radiazioni, dunque, uniscono questi due fronti apparentemente lontanissimi, e la ricerca sulle particelle cariche può salvare la vita sia ai malati di cancro che agli astronauti.
Di radioterapia di precisione, nell’ottica di curare il tumore e prendersi cura della persona, parlerà invece Maurizio Mascarin. Nel quadro delle grandi possibilità aperte dall’applicazione della Fisica alla Medicina, l’esperto spiegherà come questa “collaborazione” tra discipline consenta di dirigere con millimetrica accuratezza fasci di energia verso il tumore, modellandoli come se fossero un pennello invisibile che “dipinge” la cura, personalizzandola secondo forma, dimensione e posizione del tumore (anche in considerazione dell’evoluzione fisica del paziente) e risparmiando i tessuti sani circostanti. I benefici per la persona in trattamento sono la riduzione degli effetti collaterali e l’erogazione di trattamenti più rapidi e mirati, con un impatto favorevole sulla qualità di vita.
La conferenza, aperta da un saluto di Giustino Mezzalira, presidente della Classe di Scienze e tecnica, sarà moderata da Rodolfo Costa, vicepresidente dell’Accademia Olimpica.
Informazioni
L’incontro è aperto a tutti, sia ai cittadini interessati, sia a studenti e operatori attivi in particolare nei campi della Fisica e della Medicina, per un utile aggiornamento sulle frontiere più avanzate in questi settori.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Informazioni: segreteria@accademiaolimpica.it.