Un ricco ventaglio di proposte, fra studi in corso, approfondimenti e curiosità, animerà la settima edizione della Notte della Ricerca, organizzata per venerdì 26 settembre, in concomitanza con l’evento previsto nelle principali città europee, dall’Assessorato alla cultura del Comune, dall’Accademia Olimpica e dalla Fondazione Studi Universitari di Vicenza, in collaborazione con la Biblioteca civica Bertoliana e la Fondazione Monte di Pietà, che ospiterà l’appuntamento, alle 17, nella sua Sala dei Pegni, in contrà del Monte, 13.
Sei argomenti, tra scienza, economia e letteratura
Sei i capitoli di quello che si propone come un breve viaggio tra le più diverse discipline, un assaggio di saperi declinato dall’area più strettamente scientifico-tecnologica a quella economica, fino all’ambito letterario e artistico.
Il programma vedrà alternarsi tre interventi a cura dell’Accademia Olimpica e altrettanti firmati da docenti dei corsi di laurea con sede a Vicenza, ciascuno dei quali in rappresentanza degli Atenei presenti in Città (UniPD, UniVR e Iuav di Venezia).
Per l’Accademia, aprirà l’accademico Daniele Franco, già ministro dell’Economia e delle Finanze nel governo Draghi, con un intervento dal titolo Economia e cambiamento climatico: un’occasione per riflettere sulle modalità di una possibile convivenza tra questi due fattori, superando gli ostacoli alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica. A seguire, spazio alla ricerca in ambito umanistico con Elisa Bizzotto, docente di Letteratura inglese all’Università IUAV di Venezia, con una relazione dal titolo Tradurre classici per il teatro. Metodi, forme e prassi laboratoriale, che prenderà spunto dagli esiti della prima summer school in materia proposta con successo, nel luglio scorso, dall’Accademia Olimpica, con il coordinamento della grecista e accademica Monica Centanni. Terzo e ultimo momento firmato dall’Accademia sarà quello affidato a Rodolfo Costa, vicepresidente dell’istituzione vicentina, e a Sara Montagnese, docente di Medicina interna all’Università di Padova: con loro il pubblico conoscerà le basi scientifiche del rapporto fra Ritmi biologici, sonno e salute, scoprendo in che modo funzionano gli orologi biologici e le loro ricadute sul nostro benessere psico-fisico.
In rappresentanza della presenza universitaria a Vicenza, la prima relazione sarà firmata per l’Università IUAV di Venezia da Luca Casarotto, docente di Design, e dall’assegnista di ricerca Monica Oddone e verterà sul progetto STAI Veneto – Slow Tourism for Agrifood Integration, che punta a intrecciare itinerari ciclabili e prodotti del territorio. A seguire, Veneto e capitali stranieri: la sfida dell’attrattività internazionale, con la guida di Loreta Calzaretta, assegnista di ricerca di Economia internazionale, e Angelo Zago, docente di Scienze economiche all’Università di Verona: al centro del loro approfondimento sarà il ruolo delle esportazioni e degli investimenti diretti esteri in entrata e in uscita e la loro possibile influenza sull’economia veneta. Infine, Food Industry. Caratteristiche peculiari, processi e sfide in un settore ad altissimo valore, con Maurizio Faccio, docente di Impianti industriali e logistica dell’Università di Padova, per conoscere più da vicino questo ambito economico, prima industria italiana per valore.
Un importante appuntamento europeo
«L’appuntamento vicentino con la Notte della Ricerca – commenta Giovanni Luigi Fontana, presidente dell’Accademia Olimpica – è da sempre un’occasione speciale per condividere con il pubblico in generale lo stato dell’arte nei più diversi ambiti degli studi: sia per informare con un approccio divulgativo di qualità, sia per instillare, soprattutto nei giovani e negli studenti, la curiosità e il desiderio di conoscere, offrendo argomenti e punti di vista il più possibile originali e di interesse, con un’attenzione particolare alle ricadute sul nostro territorio».
«Oltre alla sua indiscutibile valenza di promozione culturale – commenta Adamo Dalla Fontana, presidente della Fondazione Studi Universitari di Vicenza -, la Notte della Ricerca rappresenta anche una preziosa opportunità di visibilità agli occhi dei vicentini per quella che è oggi la presenza universitaria in Città, con ben tre diversi Atenei che hanno scelto Vicenza come sede dei loro corsi di laurea e un’offerta didattica articolata in ambiti molto diversi, ma tutti rispondenti al fabbisogno di competenze del territorio. La possibilità di organizzare eventi di qualità come la Notte della Ricerca è certamente un’altra dimostrazione di come il polo universitario di Vicenza sia oggi un motore di sviluppo non solo economico, ma anche culturale e in generale possa essere un valore aggiunto per la Città e per tutti i suoi abitanti».
«Ogni anno dal 2005 – commenta Ilaria Fantin, assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività della città – l’ultimo venerdì di settembre in tutta Europa la Commissione Europea promuove iniziative per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza della ricerca: anche la nostra città dal 2019 si inserisce in questo filone di iniziative, portando i ricercatori a diretto contatto con le persone e coinvolgendo i cittadini verso il valore della ricerca. Una rassegna che, in rete con Accademia Olimpica, Fondazione Studi Universitari, Biblioteca Bertoliana, contribuisce ad arricchire la città di una riflessione contemporanea su temi a noi particolarmente cari quali lo slow tourism e l’attrattività, i cambiamenti climatici, la modernità della lezione dei classici, la food industry».
Informazioni
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni segreteria@accademiaolimpica.it e info@univi.it.