Il presidente dell’Accademia Olimpica, Gaetano Thiene, ha partecipato giovedì 10 settembre 2020 alla conferenza stampa di presentazione del progetto cinematografico “The Father: an untold story”, dedicato a padre Marino Rigon, accademico olimpico onorario scomparso nel 2017. L’appuntamento si è svolto nella sala consiliare del municipio di Villaverla, paese d’origine del religioso saveriano, a lungo attivo in Bangladesh, dove oggi riposa.
Al progetto del film, che sarà codiretto da Rocco Cosentino e da Hemanta Sadeeq, giovane regista bangladese, l’Accademia ha concesso il proprio patrocinio.
Qui di seguito il testo dell’intervento del presidente Thiene.
Altre informazioni sul progetto nella sezione “Gli eventi”
di Gaetano Thiene
Presidente dell’Accademia Olimpica
L’Accademia Olimpica di Vicenza ha aderito con entusiasmo al progetto cinematografico su padre Marino Rigon. Si tratta di un personaggio straordinario, che con la sua opera di evangelizzazione, cultura, lotta contro l’analfabetismo e contro le malattie, nonché con il suo impegno per i diritti e la libertà, ha pienamente onorato la sua appartenenza a un’Istituzione laica come l’Accademia Olimpica.
Il titolo di Accademico Olimpico Onorario gli fu conferito nel 1998. Non deve sorprendere che l’Accademia annoveri non solo eccellenze nelle Lettere, nelle Arti, nelle Scienze, nel Diritto e nell’Economia, ma anche in ambito teologico, filosofico e spirituale. Non a caso ne fanno parte sacerdoti e religiosi, e non dimentichiamo che Presidente dell’Accademia Olimpica fu, tra il 1883 e il 1888, l’abate Giacomo Zanella, di cui proprio quest’anno si celebra il bicentenario della nascita, e al quale, curiosamente, è intitolata la via in cui si trova la casa natale di padre Rigon.
La terra vicentina è stata patria di poeti, artisti, navigatori e scienziati, ma anche di santi. Il bene dell’intelletto, obiettivo del disegno intelligente antropocentrico dell’evoluzione, trova la sua sublimazione nella generosità e nell’amore per i più deboli. Così è stato per Padre Marino, che definiva la sua missione come la via della Trinità (Vita, Sapienza e Amore) e poneva la promozione dell’uomo alla base di quella missione.
Studioso infaticabile e missionario saveriano in Bangladesh dal 1953, incarnava la memoria, l’intelligenza e la volontà caratterizzanti l’anima del gesuita San Francesco Saverio, punto di riferimento del suo Ordine, considerato il più grande Missionario della Storia e anch’egli attivo e sepolto nelle Indie.
Mi auguro che la vita e le opere di padre Marino Rigon, di cui questo progetto cinematografico costituirà una significativa testimonianza, possano essere di stimolo nei fedeli che l’hanno conosciuto per la promozione del suo processo di beatificazione, per i meriti acquisiti in prima linea sul fronte della carità, della dignità umana e della giustizia sociale.