A cinquecento anni da quando, tra il luglio e l’ottobre del 1524, Giovan Giorgio Trissino diede alle stampe alcune sue opere adottando per la prima volta la riforma ortografica di cui era l’ideatore, Accademia Olimpica, Università di Padova – Dipartimento di Studi linguistici e letterari e Centro internazionale di studi di Architettura «Andrea Palladio» gli dedicano un convegno in due giornate, in programma mercoledì 27 e giovedì 28 novembre a Vicenza, volto a metterne in luce e approfondirne lo spessore di intellettuale rinascimentale e il fondamentale ruolo di innovatore: la formula da lui introdotta, infatti, mirava a offrire a un’ampia platea la possibilità di leggere la sua proposta di un nuovo “classicismo volgare”. L’appuntamento, a ingresso libero, è organizzato con la collaborazione dell’Associazione degli Italianisti – AdI e della Biblioteca civica Bertoliana, che a Trissino dedicherà altre iniziative nelle prossime settimane. Ricco il programma del convegno, che indagherà l’opera e la rete di relazioni italiana ed europea di Trissino, alla luce dei tanti materiali già noti ma anche con l’obiettivo di valorizzare lavori in corso d’opera e stimolare nuove ricerche.
La prima giornata
Apertura di lavori mercoledì 27 novembre alle 9.30 nell’Odeo del Teatro Olimpico dove, dopo i saluti istituzionali e con il coordinamento di Elisabetta Selmi, i primi interventi in programma caleranno la figura di Trissino nella realtà politica del suo tempo, con le relazioni di Francesco Davoli (Villa I Tatti – Harvard University) e Franco Tomasi (Università di Padova), che declineranno tale rapporto in chiave europea, partendo dall’epistolario trissiniano, mentre Amelia Juri (Université de Lausanne) sposterà l’attenzione sulla Venezia del doge Andrea Gritti.
I due interventi successivi proporranno spunti di riflessione nell’ottica di una nuova biografia di Trissino: Tobia R. Toscano (Università di Napoli Federico II) lo farà con una relazione dal titolo Tra Giovan Giorgio Trissino e Giovanni Rucellai: la diffusione manoscritta delle rime di Sannazaro sulla direttrice Firenze-Roma; Claudia Berra (Università di Milano) con il contributo Note su Bembo e Trissino.
A concludere la prima mattinata di convegno saranno due interventi su La questione della/e lingua/e: Roberta Cella (Università di Pisa) proporrà le sue Osservazioni linguistiche sulla «Sophonisba», mentre intorno al tema Trissino e Palladio: l’architettura e la guerra si soffermerà Guido Beltramini, accademico olimpico e direttore del Centro Internazionale di Studi di Architettura «Andrea Palladio».
Dalle 15 i lavori si sposteranno a Palazzo Cordellina, sede della Biblioteca civica Bertoliana, che proprio dal 27 novembre (con visita guidata alle 14.30) e fino al 24 gennaio 2025 ospiterà l’esposizione Giangiorgio Trissino nobile vicentino di tanta utilità al mondo e alle buone letture, a cura di Franco Tomasi, Laura Sbicego e Francesco Davoli.
Tipografia, arti e antiquariato saranno gli argomenti al centro della prima parte del pomeriggio, con il coordinamento di Elena Pierazzo. La studiosa Claudia Catalano parlerà de L’officina Tipografica di Arrighi: manoscritti letterari e testi a stampa di Trissino, seguita dall’approfondimento Appunti sul greco di Trissino, note paleografiche e testuali di Ciro Giacomelli (Università di Padova).
Intorno a Teoria e prassi si muoveranno invece gli interventi di Simone Albonico (Université de Lausanne), che proporrà alcune Osservazioni sulla «Poetica», e dello studioso Franco Pignatti, su I «Ritratti»: ipotesto, testo, contesto.
Alle 18, a concludere la prima giornata di convegno, ritorno nell’Odeo del Teatro Olimpico per una lettura drammatizzata di «Sophonisba», prima “tragedia regolare” della letteratura italiana, composta da Trissino fra il 1514 e il 1515 e pubblicata nel 1524. Adattamento e regia della rappresentazione sono firmate da Leonardo Tosini. Come interpreti saranno impegnati Lisa Boni, Riccardo Bucci, Antonio Vanzo e Arianna Verzeletti.
La seconda giornata
Giovedì 28 novembre, alle 9.30 nell’Odeo dell’Olimpico, si proseguirà con le riflessioni fra Teoria e prassi, con il coordinamento dell’accademica olimpica Adriana Chemello: Niccolò Magnani (OVI – Opera del Vocabolario della lingua italiana CNR) si soffermerà sul tema «La pronuntia ch’io seguo»: per una guida all’edizione dei testi trissiniani, mentre Elisabetta Olivadese (Università di Bergamo) si concentrerà su Prosa in volgare alla prova: le orazioni di Trissino fra teoria e prassi.
Ampio spazio sarà dato anche al binomio Teatro e poema. In materia interverranno Valentina Gallo (Università di Padova), su La «Sophonisba» nel contesto teatrale di inizio Cinquecento, e Maria Antonia Papa (Università di Padova), su A stampa e in scena: modalità di fruizione della «Sophonisba» a partire dal manoscritto Théophile Belin n. 370. Alla ripresa dei lavori, alle 15 con il coordinamento di Franco Tomasi, l’argomento sarà sviluppato anche da Tobia Zanon (Università di Padova), con un contributo intitolato Preliminari a un’edizione dei «Simillimi», e da Michele Comelli (Università di Milano), con la relazione Nel cantiere dell’«Italia liberata dai Goti»: il ms. Castiglioni VIII/1 della Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. Una tavola rotonda chiuderà la due-giorni di studi.
Altri appuntamenti con la Biblioteca Bertoliana
A Giangiorgio Trissino e alla sua opera, la Biblioteca civica Bertoliana, partner del convegno, dedicherà alcune iniziative specifiche: in collegamento con l’esposizione a Palazzo Cordellina, che ne ripercorrerà l’opera, il progetto di riforma e la vita tra le corti italiane e le ambascerie europee, verso la metà di dicembre sarà pubblicata una “plachette”; venerdì 20 dicembre alle 18, inoltre, sarà proposta una rappresentazione dal titolo L’architettura della realtà: Giovan Giorgio Trissino e la riscoperta della tragedia, a cura di Patricia Zanco e Luca Scarlini.
Informazioni
Il convegno del 27 e 28 novembre è a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni scrivere a segreteria@accademiaolimpica.it.